Il suo ruolo sarà quello di trimmer dei foil. Bruni sarà l’unico velista italiano in regata, e incontrerà in acqua James Spithill, al timone del team americano, e il rivale Peter Burling che sarà alla guida del catamarano neozelandese.
Insomma ci sarà una piccola “rivincita” dopo le regate di Coppa America, anche se gli F50 poco hanno a che vedere con gli AC 75. Per Francesco Bruni, ma anche per gli altri velisti della Coppa, sarà una parentesi prima di rituffarsi su Luna Rossa.
Le due barche italiane sono in viaggio su una nave, e arriveranno a Cagliari a inizio estate. Da quel momento il team italiano tornerà al lavoro, anche perché nel frattempo dovrebbero essere annunciati i principi della prossima edizione di Coppa America, la numero 37.
Per Bruni il SailGp sarà un’occasione per tenersi in allenamento, dato che la sua presenza nella prossima sfida in Luna Rossa non sembra essere in discussione, anche se non è certo che venga riconfermato nello stesso ruolo, ma questo lo scopriremo più avanti.
Il SailGp, che era nato come evento antagonista della Coppa America, di fatto oggi somiglia più a una regata dove i velisti dell’America’s Cup trascorrono i periodi di pausa dell’attività del loro team, e non un obiettivo sportivo principale.
Resta una regata con componenti tecnologiche interessanti, anche se gli F50 appaiono superati nelle performance rispetto agli AC 75. La formula con 8 team in regata è appetibile, anche se si tratta di professionisti che periodicamente si riuniscono per allenarsi e non di team che lavorano insieme stabilmente.
La seconda stagione del SailGp prenderà il via il 24 e 25 aprile alle Bermuda per poi arrivare in Italia, a Taranto, il 5 e il 6 giugno.
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