Siamo quasi arrivati al giorno dell’inaugurazione del Nautico di Genova che aprirà i battenti giovedì prossimo, il 22 settembre. L’edizione di quest’anno, nonostante gli strascichi della pandemia prima e della guerra e della crisi del gas dopo, si preannuncia un’edizione da record.
La nautica tira, il mercato sta vivendo un vero boom, e il clima che si respira nel settore è di grande fermento. Come non accadeva da anni, gli spazi di esposizione del salone sono esauriti da tempo e molti espositori non sono potuti entrare.
Anche le barche sono tante, anzi tantissime. La maggior parte sono barche a motore, settore che copre circa l’80% del mercato, ma anche le barche a vela non sono poche. I grandi cantieri nazionali e esteri ci sono tutti e le novità assolute o italiane, sono numerose.
Cominciamo con una delle più attese, il Dufour 37, l’ultimo modello del cantiere francese. Lo chiamano 37, ma in effetti è un 35 piedi, anche perché si tratta di un natante e per essere classificato come tale il suo scafo non deve superare i 9,99 metri.
Al di là di questa piccola precisazione sulla lunghezza della barca, il Dufour 37, come accade per tutte le barche di questo cantiere, è una delle novità più belle. Elegante e veloce, il Dufour 37 è il degno successore del Dufour 360, barca che ha riscosso un successo fuori dal comune e che oggi è tra le barche più ricercate nel mercato dell’usato.
Sempre su questa fascia di mercato abbiamo l’Oceanis 34.1, uno tra i modelli più belli prodotti dalla Beneteau negli ultimi anni. La barca ha tutte le caratteristiche dei modelli più grandi e offre una volumetria interna degna di un 38 piedi della generazione precedente. L’unico problema, probabilmente (la barca ancora non l’abbiamo provata) potrebbe essere la carena un po’ piatta che rende la barca più veloce, ma è possibile che la esponga a uno scarroccio più importante.
Salendo di grandezza abbiamo il Bavaria 38, non si tratta di una barca nuova, è stata varata diversi mesi fa, ma è la prima volta che la si può vedere a Genova. Il Bavaria 38 è una barca molto bella. Il suo punto forte è lo spazio. L’imbarcazione ha un baglio massimo di 3,98 metri, ovvero 4 metri di larghezza, molto più della concorrenza (il Sun Odyssey 380 della Jeanneau ha un baglio di 3,76 metri) e questo le da una volumetria interna sorprendente per un 38 piedi. In pratica è una barca dove si può vivere in 6 persone come, sino alla generazione scorsa di barche, si viveva su di un 41/42 piedi.
Bucando il muro dei 12 metri incontriamo l’Italia Yachts 12,98 disegnata da Cossutti, barca molto elegante e ben costruita. L’Italia 12,98 appartiene a quelle pensate per non sfigurare in regata e, al contempo, permettere una crociera molto comoda.
Restando sempre nella cantieristica italiana il Cantiere del Pardo si presenterà a Genova con ben due modelli nuovi, il Grand Soleil 40 e il Grand Soleil 72. Entrambe le abbiamo già viste a Cannes
Il primo, il Grand Soleil 40 è una barca che tende alla regata e per questo presenta tutta una serie di accortezze come l’albero arretrato e, di conseguenza, un genoa molto importante. Particolare anche l’asse del timone molto avanzato per garantire la massima manovrabilità della barca.
Laminato totalmente a mano con molta cura, il Grand Soleil 40 pesa 7.500 chili, 2 tonnellate in meno del suo diretto concorrente, il Solaris 40 che abbiamo provato lo scorso anno e che, comunque, abbiamo trovato molto veloce.
Il secondo modello Del Pardo è il Grand Soleil 72, della linea custom del cantiere, linea diretta da Franco Corazza. Una barca molto bella disegnata dalla stessa coppia di progettisti del Grand Soleil 40 Polli-Nauta Design. La tuga si presenta completamente libera e molto bassa sul piano di coperta, il pozzetto ha una impostazione da crociera con comodi divani per gli ospiti mentre l’attrezzatura di coperta e il piano velico, tradiscono la sua anima performance. All’interno, quando si scende, l’impressione si trova un ambiente concepito con eleganza sobria molto italiana. Un ottimo lavoro che vi mostreremo sul nostro speciale Genova in video che andrà on line nei primi giorni del salone.
Un altro ottimo lavoro che non vediamo l’ora di provare è il Solaris 50, il nuovo modello del cantiere di Aquileia. Sempre disegnato da Soto Acebal, il progettista argentino che disegna tutti i progetti di Solaris, il nuovo 50 segna un altro passo avanti nel lungo cammino del cantiere (che non avrà mai fine n.d.r.) verso la barca perfetta. Elegante, possente, e molto veloce, il Solaris 50 trascende la barca e diventa quasi un oggetto d’arte.
La nostra carrellata termina con l’Hanse 460, il modello uscito a inizio anno che segna un momento di passaggio, un ritorno all’attitudine principale di Hanse, quella che ha distinto il cantiere sin dall’origine, la sua capacità di innovare.
La prima innovazione è il cambio del progettista. La leggenda della Coppa America, Rolf Vrolijk, lascia il passo a una coppia più orientata verso la barca da crociera, Berret/Racoupeau.
Con i due francesi il nuovo modello Hanse guadagna uno spigolo che parte da prua e muore a mezza nave circa, spigolo deputato a garantire volumi importanti a prua e una prua leggermente reversa che sugli Hanse non avevamo mai visto.
L’altro cambio di marcia lo notiamo sulla larghezza. Hanse negli ultimi anni non era stato un cantiere che amasse i bagli particolarmente ampi, il nuovo Hanse 460, invece, mostra un baglio di 4,76 metri, un altro passo verso l’aumento della volumetria interna.
Tracciata la rotta, ora non resta che raggiungere la città di Genova dal 22 al 27 settembre e andare a vedere le novità del 2022.
Come sempre al Salone SVN solovelanet girerà il suo speciale Genova che sarà on line il terzo girono di salone e che vi mostrerà la maggior parte delle barche citate in questo articolo, e poi seguiranno una serie di video dedicati alla presentazione di singole barche, quelle che consideriamo più interessanti.
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