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mercoledì 31 maggio 2023
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Ocean Race: Malizia e Holcim in testa verso il Brasile dopo Capo Horn

La terza tappa della Ocean Race vede una lotta serrata tra Malizia e Holcim verso il traguardo brasiliano dopo il passaggio di Capo Horn, con una distanza di soli 19 miglia. Gli equipaggi affrontano condizioni meteo complesse e il rischio di una bolina finale impegnativa.

Team Malizia doppia Capo Horn
Team Malizia doppia Capo Horn

Con il passaggio di Capo Horn, avvenuto per tutti i team nelle ultime 48 ore, siamo entrati nella fase finale della terza tappa della The Ocean Race, che avrà il suo arrivo a Itajai in Brasile.

La terza tappa della regata è partita il 26 febbraio scorso da Cape Town, in Sud Africa. Con le sue 12.750 miglia, la Leg 3 è la tappa più lunga mai disputata nel giro del mondo a tappe, che vede impegnati cinque equipaggi IMOCA 60.

Come spesso accade Capo Horn ha fatto un po’ di selezione con il suo meteo imprevedibile, e ne sono usciti in fuga Malizia e Holcim. La prima un po’ a sorpresa, dato che per alcune ore ha rallentato la sua corsa per consentire alla co-skipper Rosalin Kuiper di riposare ed essere assistita dopo la commozione celebrale riportata a seguito di una caduta a bordo.

Gradualmente Malizia è rientrata in modalità regata, date le condizioni in ripresa della velista, e adesso conserva circa 19 miglia di vantaggio su Holcim. Più staccati Biothern e 11TH Hour Racing, distanti 300 miglia.

Per loro il passaggio di Capo Horn è stato complesso, con una zona senza vento che ha sbarrato la rotta mentre i due team di testa riuscivano a infilare un corridoio di vento nel mare confuso e caotico al largo del mitico capo, partendo in fuga.

Lo sprint finale verso Itajai sarà lungo 1600 miglia per la coppia di testa e le condizioni meteo si annunciano complicate. L’Aliseo è molto più a nord, fuori portata, ed è assai probabile che ci sarà una fase di bolina lunga per risalire verso l’arrivo.

Dopo una tappa simile la bolina finale con vento forte e onda può essere un rischio, con gli Imoca 60 che sono stati già messi sotto pressione da una tappa che è partita ormai 30 giorni fa e ha attraversato Oceano Indiano e Pacifico.

Gli equipaggi, affaticati dopo una leg durissima che ha obbligato i velisti diverse volte ad eseguire riparazioni sulle barche dopo i passaggi dei fronti perturbati, hanno dovuto affrontare sfide diverse durante la traversata. Mentre Team Malizia ha riparato con successo l'albero in carbonio danneggiato nell'Oceano del Sud, Guyot Environnement non è riuscita a completare la sua traversata a causa di un cedimento strutturale e ha dovuto fare ritorno a Cape Town.

La terza tappa però è ancora lontana da eleggere la sua regina, e il finale promette colpi di scena.

© Riproduzione riservata

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