
A distanza di quasi un anno dall’incidente che ne causò l’affondamento, Acrobatica è stata finalmente ritrovata. Alla fine di giugno 2025, lo scafo dell’imbarcazione oceanica di Alberto Riva è stato individuato lungo la costa marocchina, nei pressi della spiaggia di El Ouatia, poco a nord delle Isole Canarie. Era legato alle rocce, probabilmente da pescatori locali, per evitare che venisse nuovamente trascinato in mare.
La barca aveva percorso più di 1.300 miglia nautiche, sospinta dal vento e dalle correnti, in un lungo viaggio solitario iniziato nell’estate del 2024. “Dopo tutto questo tempo, è come aver ritrovato una parte di me stesso”, ha scritto Alberto Riva sulla sua pagina Facebook. “Vederla lì, adagiata tra le rocce, è stato un colpo al cuore”.
L’incidente durante la Les Sables–Horta
Acrobatica era affondata nel luglio 2024 durante la regata Les Sables–Horta, a causa di una collisione con una tanker liberiano, il Silver Ray, in pieno oceano Atlantico. L’impatto aveva danneggiato gravemente lo scafo, rendendo inevitabile l’evacuazione. Alberto Riva, Tommaso Stella e Jean Marre furono tratti in salvo da una nave cargo e successivamente sbarcati nelle Azzorre, mentre Acrobatica restava alla deriva.
Un primo avvistamento dello scafo era avvenuto nel novembre dello stesso anno: una nave cargo ne aveva segnalato la presenza a circa 350 miglia dalla costa africana. Era la conferma che l’imbarcazione, pur danneggiata, non era affondata del tutto, ma continuava a navigare sospinta solo dagli elementi.
Il team si attiva per il recupero
Dopo il ritrovamento sulle coste del Marocco, il team Acrobatica si è subito attivato per gestire il recupero e la messa in sicurezza di ciò che resta della barca. Intanto Alberto guarda avanti: questo sabato sarà nuovamente al via della Les Sables–Horta, a bordo della sister ship di Acrobatica. “Torno alle Azzorre, dove fummo sbarcati dopo l’incidente. Il pensiero è forte, ma ora devo concentrarmi anche sulla regata”, ha scritto.
Il viaggio in Marocco per vedere da vicino lo scafo ritrovato è nei suoi piani. Acrobatica, anche se vuota, ha continuato a navigare. E oggi racconta una storia di resistenza, memoria e ritorno.
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