La tassa di stazionamento, introdotta dal Governo Monti nel 2011 con una funzione demagogica, era stata rivista sotto la spinta incalzante dell’UCINA (Associazione degli industriali della nautica) e nel 2013 era stata limitata alle unità superiori ai 14 metri e con importi rivisti.
“Quanto successo oggi è l’ulteriore riprova del confronto costruttivo dell’Associazione con le forze politiche e il Governo – ha dichiarato Carla Demaria Presidente UCINA – che arriva in un momento importante. Servirà a ridare fiducia al mercato.”
Salvo sorprese dell’ultimo momento, anche questa tassa scomparirà, come era già successo a quella abolita nel 2003 perché si era dimostrato che incassarla costava più di quanto fosse il suo gettito.
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