Per la Sardegna la partita, tra alti e bassi, è ancora aperta con Onorato che sta cercando di comprare le quote della Tirrenia in mano al fondo Clessidra, il 35% che aggiunto al suo 40% gli darebbero il controllo totale della ex compagnia di bandiera e quello sulle rotte per la Sardegna.
La Moby ha anche vinto, nonostante avesse presentato l’offerta meno conveniente, la gara per le rotte di quella che una volta era la Toremar, compagnia di navigazione ben conosciuta a chi frequenta le isole dell’arcipelago toscano, ma ora il consiglio di stato al quale si è rivolta la Toscana di Navigazione, la società che ha perso la gara nonostante la sua offerta fosse economicamente più vantaggiosa, ha stabilito che a vincere in effetti sia stata quest’ultima e che dovrà essere questa a gestire le rotte della Toremar.
Moby monopolista per la Sardegna e per la Toscana non piace a nessuno, non piace ai Sardi e non piace a Ugo Cappellacci presidente della regione, né piace ai toscani dell’Elba.
Un monopolio della navigazione, temono, porterebbe a un alzamento dei prezzi dei biglietti che già sono alti, con il conseguente calo del flusso turistico.
La concorrenza non è garanzia di prezzi bassi, viste le polemiche sui sospetti di cartello che ci sono state negli anni scorsi, quando tutte le compagnie alzarono i prezzi per la Sardegna in modo quasi contemporaneo e in modo molto consistente, ma il monopolio è ancora più pericoloso.
Un aumento dei prezzi dei biglietti dei traghetti significa frenare il flusso turistico verso le isole, una cosa che né la Sardegna, né la Toscana si possono permettere.
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