Alessandro che si trova sulla latitudine delle Falkland, nel sud dell’Atlantico, è dovuto salire in testa d’albero per mettere a posto una delle drizze che si erano incattivite. Non è mai un piacere andare in testa d’albero quando si è in navigazione. Gli alberi di queste barche sono alti 30 metri, ovvero, un palazzo di 9/10 piani e una volta su, ogni piccola oscillazione registrata ad altezza scafo, qui si trasforma in movimenti di metri che costringono lo skipper a vere e proprie acrobazie per non essere sballottato da una parte e dall’altra. Per cercare di contenere i movimenti della barca, quando sono obbligati a salire in testa senza potersi riparare in qualche baia, questi skipper lo fanno con le vele a riva, anche se a velocità ridotta, questo gli permette di limitare i movimenti di rollio, anche se amplifica quelli di beccheggio.
Effettuata la riparazione, di Benedetto, è tornato a circa 15 nodi . Lo skipper italo-francese dista dalla testa della regata 4.400 miglia che gli varranno circa 20 giorni di ritardo sul primo arrivato.
Mike Golding – Nelle ultime 24 ore, Mike, ha , per un breve periodo riconquistato il 5° posto in classifica, ma la gioia del sorpasso su Jean Le Cam è durata poco, nel breve giro di qualche ora, il francese si è ripreso la sua posizione e ora i due navigano a poche miglia di distanza in termini di classifica, anche se tra di loro ci sono oltre 150 miglia di oceano dati dalla scelta di Le Cam di stare più sotto costa.
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