Chi insegue avrà la vita più facile di chi guida: ciò significa che Le Cleac’h aprirà la strada e Thomson potrebbe approfittare di ogni minimo errore. Il distacco dei due, a causa delle calme equatoriali, si è ridotto a 147 miglia e nelle condizioni meteo piuttosto variabili delle prossime 48 ore il leader rischia di vedere ritornare prepotentemente Hugo Boss sulla sua scia.
A nord delle calme equatoriali non c’è un Aliseo stabile a causa di una depressione entrata dopo lo spostamento dell’Anticiclone delle Azzorre. A nord dell’arcipelago di Capo Verde i due skipper dovranno quindi negoziare il residuo di questa depressione, con venti deboli, prima di agganciare il robusto Aliseo che si muove a ridosso delle Canarie.
Una situazione che non lascerà dormire sogni tranquilli ad Armel Le Cleac’h che vuole scrollarsi di dosso l’etichetta di eterno secondo delle due precedenti partecipazioni al Vendée Globe. La partita resta aperta, lo Sciacallo è cattivo ma Il Boss non è da meno e nulla può essere dato per scontato.
A sembrare sicuro al momento è il terzo posto di Jérémie Beyou su Maitre coq, che naviga nell’Aliseo di sudest senza concorrenti ad insidiarlo da vicino. Tutt’altra situazione nella lotta per il quarto posto dove Jean le Cam, Yann Elies e Jean Pierre Dick continuano a scambiarsi le posizioni con distacchi minimi.
L’opzione tattica ad ovest di Dick, per aggirare l’anticiclone di Sant’Elena, sembrerebbe rivelarsi negativa e i suoi rivali diretti potrebbero agganciare l’Aliseo di sudest con un anticipo leggero ma decisivo.
Più indietro Louis Burton risale il sud Atlantico a buon ritmo, mentre nelle prossime 48 ore a Capo Horn è atteso il passaggio di Nandor su Spirit of Hungary. Non si segnalano problemi particolari per il resto della flotta.
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