Il 10 novembre da Les Sables d’Olonne prenderà il via la decima edizione del giro del mondo senza scalo ed assistenza, il Vendée Globe. Al via 40 skipper, tra cui Giancarlo Pedote con Prysmian, e nel novero della start List si trovano anche 6 donne, per una delle edizioni con più partecipazione femminile.
Il Vendée Globe è certamente una grande avventura e riuscire a concludere il giro del mondo è il primo obiettivo. Una parte degli skipper però vi partecipa per provare a vincerlo, magari anche con l’obiettivo di tentare ad abbassare il tempo record di 74 giorni che resiste dal 2017, dopo che fu segnato da Armel Le Cleac’h.
Per questa decima edizione sembrano esserci due favoriti su tutti: parliamo dei francesi Charlie Dalin su Macif e Yoann Richomme su Paprek Arkea.
Il primo è al secondo giro del mondo, ha concluso in seconda posizione la scorsa partecipazione, ed è stato uno degli skipper sempre sul podio nelle regate di avvicinamento a questo’edizione.
Dalin ha una barca di ultimissima generazione, progettata da Guillarme Verdier, uno dei guru della classe Imoca 60. Macif è un’evoluzione della già velocissima Apivia, il primo Imoca di Dalin: l’unico tallone d’Achille potrebbe essere quello di averla varate tra le ultime, sarà una delle barche più giovani della flotta e quindi con meno miglia all’attivo e meno rodaggio rispetto alle altre.
Richomme invece è un’esordiente, ma è stato fino a poco tempo fa uno dei dominatori tra i Class 40, dove ha vinto una Route du Rhum. All’esordio in Imoca 60 ha vinto subito la Transat CIC, dimostrando che la carena su cui naviga, progetto Antoine Koch e Finot-Conq, è molto veloce.
La barca è andata in acqua poco prima di Macif, quindi anche per Richomme vale quanto detto per Dalin, ci sarà da verificare sul lungo periodo l’affidabilità del mezzo, in una prova estenuante come il Vendée Globe.
Dietro questi due skipper ce ne sono tanti altri però che possono dire la loro e rappresentare solo in parte delle sorprese. Jeremie Beyou e Thomas Ruyant su tutti sono due osservati speciali, ma anche il tedesco Boris Hermann non è da meno.
Navigano tutti su barche di ultimissima generazione e possono essere molto pericolosi per la lotta in zona podio. Da tenere d’occhio anche l’esperta Samantha Davies, l’ìnglese è una delle veterane del Vendée Globe e questa volta parte con una barca nuova, varata nel 2022, e ben rodata. Sarà una seria contendente alle posizioni nobili della classifica.
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