La regata numero nove della finale non è adatta ai deboli di cuore. Luna Rossa mostra un prestart scintillante, con Spithill che controlla la barca alla perfezione e parte lanciato da sopravvento. Il primo bordo è un duello di velocità puro fino al confine di sinistra. Le due barche virano insieme e continua un braccio di ferro che tiene tutti in piedi nella notte italiana.
Alla fine di un duello epico, Checco Bruni da sottovento riesce a passare e Luna Rossa va in testa. Da qui in poi inizia una battaglia senza quartiere, che include anche una difesa estrema di Luna Rossa al secondo gate di poppa, dove è ancora Bruni a portare fuori layline gli avversari attaccando da sottovento per tenere la testa della regata.
Si va avanti a strappi, con il vento che continua a saltare da tutti i lati e il pozzetto italiano che cerca a fatica di chiudere tutte le porte e difendere un vantaggio di poche decine di metri. La regata è appassionante, forse la più bella di questa Coppa, forse una delle più avvincenti dell’intera storia della Coppa America.
Luna Rossa mostra a questo punto quasi un equipaggio superiore a quello neozelandese, dato che i kiwi sembrano più veloci, ma sono sotto dall’inizio della regata.
A Team New Zealand serve un salto di vento di 20 gradi per riuscire nel sorpasso, che avviene alla fine dell’ultima bolina quando il tifo italiano iniziava a credere che il punto potesse essere alla portata.
Luna Rossa vira in copertura, i kiwi rispondono controvirando. Si crea un po’ di separazione, Luna Rossa a sinistra, New Zealand sul lato opposto dove va a infilare una rotazione del vento favorevole, circa 20 gradi, che li manda avanti. Di fatto la regata finisce qui, il lato di poppa per i neozelandesi in campo libero è una pura formalità e i secondi di ritardo di Luna Rossa sul traguardo sono 30.
Non si può certo dire che la fortuna sia stata dalla parte del team italiano, anche se parlare di questo nello sport è qualcosa che lascia il tempo che trova. Certamente però gli episodi riguardanti il vento non stanno girando a favore e Luna Rossa sta pagando cara questa cosa, qualche piccolo errore nelle precedenti regate e un mezzo inferiore all’avversario.
Difficile trovare qualcosa da imputare al pozzetto italiano oggi, dove una regata che fino a quel momento sembrava un capolavoro è stata decisa da un salto di vento.
La vela è anche questo e bisogna accettare i verdetti del campo di regata, con la consapevolezza che il sailing team di Luna Rossa sta regatando alla pari, se non meglio, contro uno dei mostri sacri della vela mondiale.
Si torna in acqua tra 24 ore.
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