In tutto questo la vela prende posizione e la regata American Express Bosphorus Cup, dopo dodici anni, per la prima volta viene annullata, e gli equipaggi esprimono la loro solidarietà per i manifestanti e protestano.
Gli armatori delle barche che avrebbero dovuto partecipare alla regata che sarebbe dovuta iniziare il 30 maggio e finire il 2 giugno, hanno deciso di mostrare in modo tangibile la loro solidarietà con chi è sceso in piazza e il loro dissenso per una repressione violenta che riporta l’immagine della Turchia agli anni passati.
Per farlo, le barche hanno sfilato per il Bosforo vicino alle due coste, quelle dell’Europa e quelle dell’Asia, esponendo cartelli di protesta a grandi scritte cubitali.
E’ stato bello vedere ancora una volta come lo sport, qualunque esso sia, sia fautore di valori di solidarietà che trascendono dalle manifestazioni agonistiche stesse.
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