
Prima sono saliti a bordo due uomini arrivando a nuoto, in silenzio, e, subito dopo, sono saliti altri quattro uomini arrivati con un’imbarcazione.
I banditi hanno immobilizzato la coppia puntandogli addosso una pistola e hanno iniziato a rovistare ovunque.
Fortunatamente, come il comandante della barca, Mario P., ha detto in un’intervista alla rivista Yacht, il fatto di parlare spagnolo ha aiutato la comunicazione con i pirati.
Questi sono stati a bordo per circa un’ora e hanno preso qualsiasi cosa di valore, dai soldi, alla macchina fotografica, computer, hard disk, tutto.
Alla fine due uomini hanno preso la donna e l’hanno portata nella cabina di poppa, a quel punto il comandante gli ha fatto notare che il patto era che se loro gli avessero detto dove si trovavano gli oggetti di valore non ci sarebbero state aggressioni e così, fortunatamente, i banditi si sono ritirati.
Nina e Mario dopo il trauma subito stanno valutando di rientrare in Germania e di interrompere il loro viaggio e che sino a ora è durato due anni.
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