Una ventina di anni fa quando si parlava di imbarcazioni piccole si discuteva di barche sotto gli otto metri, si parlava dei 25, dei 26 piedi, quelle erano le barche piccole. Dieci anni fa le piccole erano i 30 piedi; oggi le piccole che possiamo vedere ai saloni nautici partono dai 34 piedi.
Se si esclude l’Oceanis 30.1, raro esempio di 30 piedi da crociera veloce, e il Dufour 32 che in Italia sembra non aver trovato seguito, le barche più piccole che vedremo ai saloni autunnali partiranno da quota 34.
Il 34 piedi oggi è considerato una barca piccola anche se, in effetti, guardare il nuovo Oceanis 34.1 tutto gli si può dire tranne che sia piccolo.
Vediamo allora quali saranno queste “piccole” che faranno sfoggio di sé al salone di Cannes questa settimana e poi al Nautico di Genova.
Partiamo proprio dall’Oceanis 34.1, sempre ammesso che la Beneteau riesca ad avere un esemplare da mostrare ai saloni. I concessionari del cantiere stanno rumoreggiano perché, a quanto sembra, le barche promesse mesi fa non sono arrivate e non si sa quando arriveranno.
Pensiamo positivo e diamo per scontato che la barca sarà visibile.
Il progetto dell’Oceanis 34.1 segue le linee guida già tracciate dal 30.1 e dal 40.1, una vera svolta a U nella filosofia delle barche Beneteau. Dall’Oceanis 35 con il rollbar, tutto concentrato sui volumi, si passa a uno scafo che sembra immaginato per navigare soprattutto a vela e che nonostante ciò è stato in grado di mantenere i volumi. Tanti volumi per offrire una grande comodità interna.
Come l’Oceanis 40.1, il 34.1 ha una carena piatta, molto veloce, ma sicuramente (la barca ancora non l’abbiamo provata) incline a scarrocciare di bolina stretta. Problema che si può ovviare scegliendo il pescaggio profondo.
Sempre in casa Beneteau farà la sua entrata in scena il First 36. Da notare il nome, non si chiamerà First Yacht, come era accaduto per il First Yacht 53 che aveva un po’ deluso gli appassionati della vecchia gamma performance del cantiere francese, che non avevano trovato in questa un ritorno alla barca veloce capace di vincere in regata che poteva essere il First 45 o il First 40.7.
Il nuovo First si chiama First 36 punto e basta e promette di riportare in auge le vecchie glorie dell’omonima gamma.
Anche se non spinto come i vecchi First, il nuovo 36 è decisamente una barca veloce, meno spartana, più raffinata, più curata di quello che erano i suoi antenati, ma comunque pensata per correre.
Dal First 36 salteremo allo stand della Dufour dove ci aspetta il Dufour 37, il nuovo modello che ha il compito di sostituire uno dei 36 piedi più venduti di sempre il Dufour 360. L’hanno chiamato 37, ma avrebbero fatto meglio a chiamarlo 36 quale è se includiamo la delfiniera, cosa che, per inciso, fanno tutti i cantieri.
Sarà anche più piccola di quanto farebbe pensare il suo nome, ma è decisamente uno degli scafi più belli di questa misura.
La barca che più si avvicina al Dufour 37 è il Sun Odyssy 380 che però è decisamente più lungo anche se, a livello stilistico, il 37 ha qualche punto in più senza nulla levare a un 38 piedi che offre molta comodità e la novità delle rampe per arrivare al ponte di coperta partendo dal piano di calpestio del pozzetto.
In ultimo, da non perdere, è il nuovo Bavaria C38 disegnato da Maurizio Cossutti, barca che, insieme al Dufour 37, promette di essere la vera regina dei saloni.
La Bavaria con questo 38 piedi torna nel suo settore storico, quello delle barche medie (o meglio che una volta erano considerate medie), settore che oggi occupa con due modelli degni di nota questo 38 e il Bavaria 42.
Il 42 è una barca che sembra particolarmente centrata e porta con se una novità che potrebbe rivoluzionare il modo di comprare le barche, il “long rent”, sistema che sarà offerto dal nuovo importatore della Bavaria, la Marina Yacht Sales.
Con questa piccola carrellata non ci rimane che darvi appuntamento all’apertura di domani del Cannes Yachting Festival.
© Riproduzione riservata