Vi avevamo parlato, subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina, del mistero del megayacht Scheherazade ormeggiato a Marina di Carrara.
Come detto fonti di intelligence americane vicine al New York Times attribuivano la proprietà del megayacht direttamente a Vladimir Putin. Il Ministro di Economia e Finanze Daniele Franco ha ufficialmente disposto il sequestro dell’unità.
Col sistema di sanzioni posto in essere dai paesi occidentali, Italia inclusa, la barca è finita nel mirino della Guardia di Finanza, che ha portato avanti degli accertamenti per ricostruirne la proprietà, dopo averne dichiarato il fermo provvisorio.
Secondo gli accertamenti svolti il proprietario ufficiale non sarebbe Putin, bensì un suo fedelissimo, l’oligarca russo Eduard Khudaynatov. Quest’ultimo sarebbe infatti nella cerchia di oligarchi molto intimi con Putin, oltre a essere stato presidente della compagnia petrolifera Rosneft. Khudaynatov ha anche una villa in Liguria, vicino Portofino.
Il superyacht in questione ha 140 metri di lunghezza, 6 ponti, e una valutazione di 700 milioni di dollari, è stato costruito da Lurssen in Germania e varato nel 2020.
Si tratta solo di uno dei tanti megayacht sequestrati in queste settimane agli oligarchi russi vicini a Putin, tra i quali c’è anche il famoso A, il megayacht a vela più grande al mondo appartenente a Andrey Igorevich Melnichenko, oligarca con un patrimonio stimato di 19,8 miliardi di dollari.
Oltre alle sanzioni sui megayacht e i beni confiscabili, per quanto riguarda il mondo della vela sono state come noto recepite le indicazioni del Comitato Olimpico Internazionale, che ha chiesto alla varie federazioni nazionali di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle competizioni ufficiali.
Alla Rolex Giraglia 2022 in programma a giugno, lo Yacht Club Italiano ha ufficializzato la decisione di escludere gli armatori russi.
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