I due hanno navigato con un timone rotto per quasi tre settimane tra la Nuova Zelanda e l’Australia a bordo di un piccolo catamarano che non aveva né cabina né alcun riparo.
Quando qualcuno ha denunciato la presenza di Alan Langdon a Ulladulla, dopo aver visto il suo volto e quello della piccola Que sui manifesti che erano stati appesi nel porto da un investigatore privato assunto dalla madre di Que per ritrovarla, i due erano giunti a terra da due giorni e si trovavano presso un motel.
Alan Langdon, raggiunto dalla polizia, ha dichiarato: “Stiiamo bene, siamo sempre stati bene, avevamo molte riserve a bordo e non abbiamo mai patito né fame né sete. Que sta benissimo e abbiamo visto moltissime balene e delfini. Purtroppo non ho avuto tempo di avvisare la madre che saremmo partiti, ma ero certo che lo avrebbero fatto le autorità neozelandesi.”
L’avventura di Alan Langdon ha dato vita a un imponente operazione di ricerca che ha coinvolto mezzi di terra di mare e di aria della guardia costiera.
L’uomo che ha 49 anni e da un anno si è separato dalla moglie, aveva detto a degli amici di essere in partenza per andare in una baia a nord della Nuova Zelanda e che sarebbe tornato da lì a tre giorni.
In più di una persona, però, avevano notato il fatto che Alan continuasse a caricare il suo piccolo catamarano con scorte di viveri e di acqua, scorte che sono state valutate dai testimoni sufficienti a un viaggio di 30 giorni in mare.
In effetti Alan Langdon non aveva alcuna intenzione di rientrare in porto da lì a due gironi, il suo obiettivo era arrivare in Australia per quella che apparentemente sembra una fuga dalla ex moglie per continuare a tenere con se la figlia Que. Solo che una volta partiti, uno dei due timoni si è rotto e quella che doveva essere una traversata di pochi giorni si è trasformata in un incosciente viaggio nell’ignoto durato diverse settimane. A bordo Alan, fortunatamente, si era preoccupato di stivare vivere e acqua in abbondanza, ma non aveva preso con se nessun tipo di radio o di segnalatore di emergenza.
Sembra che Alan non sia nuovo a bravate di questo tipo, già alcuni anni fa aveva messo in pericolo la vita della figlia, per averla portata in barca quando nella zona era stato annunciato un ciclone dal quale si salvarono per pura fortuna.
Ma questa sembra essere stata l’ultima volta che Alan Langdon ha potuto mettere a rischio la vita della piccola Que perché la polizia Australiana lo sta trattenendo per immigrazione clandestina e quando rientrerà in Nuova Zelanda la polizia locale gli contesterà un'altra lunga lista di reati. Agli occhi della polizia del suo paese, Langdon ha messo deliberatamente in pericolo la vita della piccola Que.
© Riproduzione riservata