La salute di un cantiere si vede dai numeri, ma anche dall’entusiasmo e dalla partecipazione degli armatori di un dato marchio: per questo motivo è certamente positivo il bilancio della Solaris Cup di Porto Rotondo, che ha visto oltre cento imbarcazioni, e quasi mille velisti coinvolti, prendere parte al raduno/regata organizzato dal cantiere di Aquileia.
Un’edizione speciale, dato che sono stati festeggiati anche i 50 anni di attività del cantiere. Solaris si trova in un buon momento, a tal punto da avere acquisito tre anni fa anche il cantiere francese CNB, oltre che essere in pieno sviluppo della linea di barche a motore omonime.
A Porto Rotondo la flotta, i partenti sono stati 85 con qualche decina di Solaris che sono rimasti invece in modalità “veleggiata rendez-vous”, ha dato vita a due regate su percorso costiero di circa 15 miglia ciascuna, disputate in buone condizioni di vento medio-leggero.
Il Solaris 60 Crazy Diamond di Enzo Pellizzaro si è classificato primo tra i maxi, mentre il Solaris 55 Angela di Maurizio Corati ha vinto in Classe B e il 42 maltese Unica di Jamie Sammut, ha fatto sua la Classe A.
Il modello più rappresentato in acqua è stato il Solaris 50 (17 prima serie e 13 della seconda 50.2), con una nutrita presenza di tanti Solaris 44 (19), 11 Solaris 55 e ben 8 Solaris 64RS. La flotta aveva come ammiraglia poi con il bellissimo CeFeA, il Solaris 111 full carbon di Marc Giorgetti, proprietario del Cantiere.
Il designer dei Solaris, Javier Soto Acebal, era presente a Porto Rotondo e ha navigato come bandista a bordo del 60 Crazy Diamond.
“Una grande emozione vedere così tante delle ‘nostre’ barche in mare – ha commentato il designer argentino – con Solaris abbiamo iniziato nel 2010 e abbiamo creato un equipaggio molto affiatato, sono molto soddisfatto di come abbiamo portato avanti questa collaborazione con un tavolo di lavoro che ha collegato Buenos Aires e Aquileia per così tanti anni. Un successo!”.
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