Le barche a vela presenti non sono state molte, circa 40/45, ma in rappresentanza di tutti i cantieri maggiori, le novità più importanti sono state presentate da Elan che ha portato l’Elan 400 e il nuovo e attesissimo Elan 320, da Bavaria che si è presentato con il nuovo 37 Cruiser e il 40 Cruiser e da Beneteau che ha presentato l’Oceanis 38 e l’Oceanis 55.
I visitatori sono stati numerosi (115.000 mila) in tutti i giorni di salone ad eccezione di mercoledì, giorno dell’apertura, ma anche il giorno in cui il governo doveva ottenere la fiducia dal senato. Un pubblico che ha dato l’impressione di essere più attento e interessato e che ha creato un’atmosfera di festa in un salone che da molti anni non vedeva più le code agli stand per vedere le barche.
I visitatori da noi intervistati si sono dichiarati in linea di massima soddisfatti, anche se diversi di loro hanno sottolineato come il biglietto d’ingresso da 15 euro non sia proporzionato a quello che oggi offre il salone di Genova.
Qualche lamentala per i problemi storici di Genova, come le toilette cronicamente sporche e una mancanza completa di segnaletica su dove trovare o meno un determinato prodotto.
In ogni caso, il giudizio finale, non si può dire che positivo, anche se con molte riserve. Questo è importante perché questa era l’ultima occasione per il Nautico di Genova, se avesse fallito, non avrebbe più trovato nessun espositore disposto a rinnovare la fiducia per il prossimo anno e con un salone di Cannes che ha già sorpassato l’ex salone nautico più grande d’Europa, per la nautica italiana sarebbe stato un altro duro colpo.
Per il prossimo anno si spera che l’Ente Fiera Genova riesca a liberarsi di vecchi dirigenti che in questi ultimi anni hanno dimostrato di non essere all’altezza del compito che gli è stato affidato e sostituirli con uomini o donne che per bagaglio culturale e impostazione mentale sono più manager che politici. Più attenti al risultato del pubblico che alla stretta di mano del ministro. Cosa che si è iniziato a fare con la nomina del nuovo Direttore Generale, ma che deve essere portata molto oltre se si vuole ottenere un reale cambio di rotta e riconquistare la fiducia degli espositori.
© Riproduzione riservata