La trattativa era stata interrotta nei giorni scorsi quando Nautica Italiana si era rifiutata di sottoscrivere l’accordo per cui si impegnava a limitare gli espositori del suo salone organizzato a Viareggio a maggio ai soli costruttori di Superyacht senza cercare di richiamare espositori che avrebbero portato in fiera barche più piccole, cosa che in realtà Nautica Italiana, giudicando dal modulo d’iscrizione alla fiera dove le barche accettate in fiera partivano dai 10 metri, stava facendo.
L’interruzione della trattativa aveva comportato il rifiuto da parte del governo di garantire fondi a entrambe le associazioni. Per il salone di Genova si trattava di 1,5 milioni di euro.
Carla Demaria per il suo rifiuto di accettare un accordo in mancanza dell’impegno scritto di Nautica Italiana aveva ricevuto molte critiche, ma alla fine la sua politica di determinazione ha fatto segnare all’UCINA una vittoria importante.
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