Stamm ha il sistema degli idro generatori rotto e questo fa si che debba ricaricare le batterie con il motore, ma il gasolio a sua disposizione sta per finire e quella di Aukland Island è l’ultima tappa disponibile prima di entrare nel più grande oceano del mondo, il Pacifico.
Senza energia elettrica a bordo gli skipper della Vendée Globe si trasformerebbero in naufraghi più che naviganti. Niente energia, niente pilota automatico, quindi riduzione drastica del sonno e aumento notevole della fatica. Niente possibilità di essere aggiornati costantemente sulla situazione meteo, di poter chiedere un’informazione al team a terra, o poter parlare di tanto in tanto con la famiglia e in ultimo, l’acqua: senza energia elettrica smette di funzionare anche il desalinizzatore e questo fa dello skipper un vero e proprio naufrago che tempo pochi giorni o trova un porto dove riparare abbandonando la regata o è costretto a chiedere aiuto.
Gli idro generatori di Stamm sono andati in avaria pochi giorni dopo la partenza da Les Sable d’Olonne, quando era all’altezza del Portogallo. Non si sà di quanto tempo avrà bisogno Stamm per effettuare la sue riparazioni che oltre il generatore includono anche il winch a sistema centrale.
Problemi all’idro generatore li ha anche Alex Thomson, il quale però conta di riuscire a ripararlo durante la traversata del Pacifico. Alex ha danneggiato un solo idro generatore e il danno è all’asta che lo sostiene, mentre Stamm ha dei danni al sistema.
In testa alla regata - Francois Gabarat e Armel Le Cléac´h, continuano la loro corsa a poche miglia l’uno dall’altro. Gabart mantiene la testa della regata e Le Cléac´h gli è subito dietro. I due hanno passato ieri il sesto cancello “New Zeland” e ora navigano verso l’ottavo “West Pacific”. Il tempo è buono e il vento spira da nord ovest intorno ai 16/17 nodi la loro velocità media è intorno ai 17 nodi.
Jean Pierre Dick – Vibrac Paprec 3, nella notte è riuscito a recuperare circa 140 miglia su Macif. Jean Pierre sta godendo di venti particolarmente favorevoli che lo stanno spingendo con una media di 20 nodi in un mare molto formato, ma ordinato e gestibile.
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