domenica 23 marzo 2025
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Alla ricerca del re della montagna

Iniziate le sfide della “classica” svizzera. In testa subito un terzetto comandato da Minoprio. Bruni insegue ma è ancora in gioco per il passaggio ai quarti

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St. Moritz – E' tornato il World Match Racing Tour, il circuito internazionale riservato agli specialisti dell'uno contro uno. Ieri, difatti, sono iniziate le prime regate del St. Moritz Match Race, una regata celebre, oltre che per essere una “classica” della vela agonistica mondiale, perchè si disputa a oltre duemila metri d'altezza sopra il livello del mare (proprio per questo motivo. il vincitore viene denominato re della montagna). Con un vento di circa dieci nodi che si è rinforzato nel pomeriggio, Adam Minoprio è riuscito a tirare fuori le qualità che gli avevano permesso di vincere il circuito l'anno scorso, piazzandosi subito in testa al round robin con quattro vittorie e una sconfitta, al pari di Ian Williams e Bjorn Hansen.
La classifica tuttavia è molto corta con un altro terzetto a inseguire quello di testa, distante soltanto un punto. Ben Ainslie, Bertrand Pacè e Mathieu Richard (primo nella classifica generale del campionato) hanno rimediato infatti tre vittorie e due sconfitte. “Sono relativamente contento della giornata – ha detto Richard – anche se contro Ben Ainslie avremmo potuto vincere. Ci è mancata la lucidità e abbiamo perso qualche buona occasione. Il team inglese, per ora, mi sembra il più forte. Hanno qualcosa in più rispetto agli altri, noi compresi”.
Leggermente più staccato Francesco Bruni, con due vittorie e tre sconfitte. Lo skipper italiano si trova tuttavia in buona compagnia; lo stesso score appartiene infatti al padrone di casa Eric Monnin, al francese Damien Iehl e all'australiano Torvar Mirsky. “Si sente che da un mese non regatiamo – ha raccontato Bruni – perchè è mancata un po' di lucidità, soprattutto nei trenta secondi prima della partenza. Tutti i match persi ce li siamo giocati lì. Con quest'acqua così piatta e le barche così veloci gli angoli sono un po strani e mi ci devo abituare. Comunque, tutti i match vinti o persi sono stati molto combattuti. Potevamo fare meglio ma non siamo scontenti. L'importante è entrare nei quarti”.

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