
Un salone che l’anno scorso era stato soppresso il giorno prima dell’apertura con ingenti danni per tutti gli espositori che avevano già allestito i loro stand, spostato le barche, occupato le loro stanze in albergo. Una chiusura che per Cannes è stato un grande colpo, soprattutto perché il salone nautico di Genova, forte di un Italia che era in una fase discendente della curva dei contagi, non ha chiuso il suo salone che nel 2020 è stato l’unico salone europeo ad essere rimasto aperto.
Una Cannes della ripartenza, una Cannes piena di entusiasmo ma non al gran completo, infatti ancora oggi, a sole due settimane dall’inizio della manifestazione il numero delle camere d’albergo disponibili a Cannes è elevato, cosa che non sarebbe avvenuta in tempi normali quando, a questo punto, la maggior parte delle strutture avrebbero registrato il tutto esaurito. C’è da aspettarsi che il pubblico, memore di quanto accaduto l’anno scorso, aspetti l’ultimo minuto per prenotare e confermare la sua presenza a Cannes.
Quest’anno per la seconda volta, il salone sarà diviso in due zone. Un'area sarà allestita nella sua location tradizionale a Vieux Port, dove saranno esposte tutte le barche a motore e una seconda area a Port Canto sulla sinistra della baia di Cannes, zona tutta dedicata alla vela.
La prima volta che si vide questa divisione, in via sperimentale, fu nel 2019 poco prima dell’esplosione della pandemia, e l’esperimento funzionò molto bene. Lo Yachting Festival con questa divisione è riuscito a creare una zona vela molto fruibile che concentra qui tutto ciò che interessa al velista e lo libera dalla confusione della zona motore.
Le regole d’ingresso allo Yachting Festival sono molto simili a quelle che governeranno il Salone Nautico di Genova che aprirà appena pochi giorni dopo la chiusura di Cannes, il 16 settembre.
Queste prevedono la certificazione dell’avvenuta vaccinazione o della guarigione o l’effettuazione del tampone. Le differenze sono che a Genova il tampone è valido per 48 ore, mentre a Cannes per 72 ore. Questo nonostante la situazione in termini di epidemia in Francia sia decisamente peggiore di quella che stiamo vivendo in Italia.
Secondo l'European Centre for Disease Prevention and Control, la Francia è tutta in zona rossa e la Costa Azzurra, in particolare, è in zona rosso scuro, mentre l’Italia, tranne alcune zone circoscritte, è in zona gialla.
Una campagna vaccinale in ritardo e un atteggiamento della popolazione restio a osservare le regole per la prevenzione e diffusione del contagio, fanno sì che non si possa escludere la possibilità di un secondo lockdown all’ultimo momento come avvenuto l’anno scorso, anche se le possibilità sono da ritenersi molto basse.
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