Troppe avarie per potere proseguire. Come da regolamento Charal è rientrata a Les Sables d’Olonne, dove aveva tempo fino a mercoledì 18 novembre, dieci giorni dopo lo start, per ripartire ancora in classifica.
La notizia è quindi ufficiale, Charal riparte, uno dei favoriti della vittoria finale torna in pista.
Quali obiettivi può realisticamente inseguire adesso Jérémie Beyou?
La classifica è di fatto per lui ormai proibitiva nelle posizioni da podio. Ha oltre 2500 miglia di ritardo, un recupero è, salvo eventi eccezionali con un altissimo numero di ritiri per chi è davanti a lui, impossibile.
Lo skipper francese può però inseguire ancora una motivazione: di fatto per lui il giro del mondo riparte oggi e ha la possibilità di fare segnare un tempo di percorrenza significativo, magari anche puntare a un record che potrebbe raggiungere pur non vincendo la regata.
Di certo Charal se non incontrerà nuove avarie non arriverà ultima: le potenzialità ancora inespresse di questa barca sono tali che non ci metterà troppi giorni a raggiungere gli ultimi Imoca della flotta, potendo sfruttare fra l’altro condizioni meteo decisamente migliori rispetto alla partenza ufficiale dello scorso 8 novembre.
Nel frattempo in testa c’è sempre lui, Alex Thomson, che conserva 107 miglia di vantaggio su uno scatenato Thomas Ruyant che ha fatto segnare la percorrenza di 508 miglia in 24 ore.
Giancarlo Pedote naviga in 15ma posizione a 537 miglia dal leader.
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Vendée Globe 2020/2021 partita l'8 novembre 2020 da Les Sables-d'Olonne (Francia), la nona edizione, 33 skipper, più di 25 mila miglia intorno al mondo, in solitaria e senza assistenza, su prototipi di carbonio iper tecnologici, molti dei quali dotati di foil.
Il record da battere è quello registato da Armel Le Cleac’h su Banque Populaire nel 2016 con il tempo di 74 giorni 03 ore 35 minuti e 46 secondi.
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