La rotta degli skipper dovrà fare i conti con entrambe, la zona di separazione è interdetta e gli Imoca dovranno scegliere se passare all’interno tra il Capo e la zona vietata, in uno stretto corridoio di poche decine di miglia, o se passare esternamente.
In base agli ultimi rilevamenti sembra che le barche di vecchia generazione abbiano deciso di passare internamente, per fare meno strada, i foiler invece puntano all’esterno e tenendo rotta verso ovest andranno così incontro all’arrivo del fronte freddo.
Nelle prossime ore quindi il gruppo a ovest dovrà prima bolinare in un forte flusso da sudovest per attraversare il fronte, una volta superato quest’ostacolo il vento, nel giro di circa 24 ore, ruoterà verso ovest nordovest. Sarà quindi il momento di virare e fare rotta sud, al lasco stretto, con le velocità che schizzeranno alle stelle.
In questa fase di transizione troviamo al comando uno dei favoriti della regata, Jérémie Beyou con la sua Charal, che ha scelto una rotta intermedia tra chi è rimasto più a nord e chi sta passando tra la costa e la zona di separazione del traffico.
Charal adesso fa rotta ad ovest, va incontro alla depressione e lo farà ancora almeno fino a domani, prima di scegliere il tempo giusto per la virata.
Giancarlo Pedote con Prysmian Group, attualmente in 28ma posizione a 67,8 miglia dal leader, invece è rimasto più a nord ovest e sta già affrontando l’inizio del fronte, con venti intorno ai 20 nodi da sudovest.
Scelta simile per Alex Thomson con Hugo Boss, che si trova a metà strada tra Charal e Prysmian. L’inglese nella notte ha dovuto gestire il problema di una linea da pesca impigliata in un foil, un contrattempo che gli ha fatto perdere qualche miglio in classifica, adesso è quindicesimo a 67,6 miglia da Charal.
Rilevamenti in classifica che al momento contano poco, saranno più attendibili tra 24 ore quando si capirà chi ha fatto la scelta strategica più giusta.
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Vendée Globe 2020/2021 partita l'8 novembre 2020 da Les Sables-d'Olonne (Francia), la nona edizione, 33 skipper, più di 25 mila miglia intorno al mondo, in solitaria e senza assistenza, su prototipi di carbonio iper tecnologici, molti dei quali dotati di foil.
Il record da battere è quello registato da Armel Le Cleac’h su Banque Populaire nel 2016 con il tempo di 74 giorni 03 ore 35 minuti e 46 secondi.
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