Con i ritiri ufficiali di Alex Thomson, Samantha Davies e Sebastien Simon, che si aggiungono a quelli di Kevin Escoffier e di Nicolas Troussel, sono cinque gli abbandoni ufficiali del Vendée Globe 2020-2021, quando la regata, partita lo scorso 8 novembre da Les Sables d’Olonne, è arrivata al suo 29mo giorno.
Il leader Charlie Dalin da 12 ore si è ben piazzato davanti a un fronte freddo, una posizione strategicamente perfetta per i giorni a venire: si troverà a navigare con vento non troppo forte al traverso-lasco, non oltre i 30 nodi in teoria, e uno stato del mare relativamente buono.
Condizioni che solo il settore anteriore e settentrionale del fronte freddo può garantire. Si nota come sulla stessa traiettoria scelta da Dalin si stiano accodando anche gli inseguitori, come Thomas Ruyant e il resto del gruppo di testa di cui fa parte anche Giancarlo Pedote.
La sfida è rimanere davanti al fronte, visibile sulla cartografia ufficiale con quella zona di vento in rosso, Apivia e Linkedout sembrano in ottima posizione per riuscirci, da valutare invece cosa potranno fare gli altri.
Chi invece sembra avere rinunciato a questa scelta è Louis Burton, attualmente in terza posizione a 200 miglia dal leader. La sua Bureau Vallée, che ha dovuto affrontare non pochi problemi a bordo negli ultimi giorni tra cui un malfunzionamento del pilota automatico, era posizionata troppo a sud per riuscire a piazzarsi davanti al fronte.
Burton ci ha provato stanotte, ma ha desistito quasi subito, strambando per riportarsi verso sud. Non è in una posizione ideale il francese, dato che si trova dietro il fronte e piuttosto sottovento, sarà costretto in condizioni di mare molto impegnative con il vento che potrebbe avere anche oscillazioni importanti di intensità. Dalla sua parte c’è la posizione più a sud, che ovviamente per via della forma della terra gli consentirà di fare meno miglia rispetto a chi è più a nord.
Al momento sembrerebbe pagare bene l’opzione scelta da Dalin e Ruyant, più che quella di Burton.
Giancarlo Pedote si trova in coda al treno, con l’obbligo di non rallentare troppo per non scendere dal convoglio lanciato in corsa. Pedote è decimo, in lotta con la tosta franco-tedesca Isabelle Joshcke, con un ritardo salito oggi fino a 650 miglia e forse destinato a salire ancora nelle prossime ore dato che Prysmian Group non avrà le stesse ottimali condizioni del leader Dalin.
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